La scienza ci dice che la maggior parte dei mammiferi allatta i propri cuccioli dopo averli faticosamente partoriti. Abbiamo eccezioni, certo, come l’echidna e l’ornitorinco (in inglese “Platypus”), ma in linea generale sappiamo riconoscere quali animali depongono uova.
Ad esempio: i conigli!
Hold on a second there. Rabbits do -not- lay eggs, right? Despite the fact I have never been the brightest kid at school, I’m fairly certain about this. Turns out, some may disagree with me, because some rabbits -do- lay eggs: sweet, delicious, small chocolate eggs. I’m talking about a specific variety of these lovely little rodents: the Easter Bunny.
Per parlare di questa tradizione dobbiamo prima attraversare l’oceano. Negli Stati Uniti, infatti, nel periodo pasquale, troveremmo milioni di genitori intenti a nascondere piccole uova di cioccolato nei propri giardini, pronte per essere trovate da un esercito di bambini golosi. Ma se vogliamo ripercorrere all’indietro le orme lasciate dal Coniglietto Pasquale, dobbiamo tornare da questa parte dell’Atlantico, in Germania.
Back in the 1700s, german settlers made their way to modern day Pennsylvania and brought with them this interesting tradition. Rabbits, with their infamous fertility, and eggs were a perfect symbol for spring festivities, back when people used to celebrate new harvests rather than Easter. That’s why, originally, children used to craft small nests for the “Osterhase” to lay colourful eggs. It didn’t take very long for these humble offerings to be replaced by chocolate and sweets, once the tradition was adopted by more american immigrants.
La tradizione del Coniglietto Pasquale può diventare un simpatico momento di condivisione in famiglia, dalla decorazione delle uova alla caccia alla cioccolata. L’unico problema rimane quello di dare una spiegazione logica ai bambini riguardo la totale prevaricazione del divieto di mangiare qualcosa che troviamo a terra, ma fortunatamente in questi casi i più piccoli tendono a tenere meno in considerazione la nostra coerenza.